mercoledì 16 ottobre 2013

Abruzzo di sera


Ricordi di una serata settembrina in tono abruzzese presso l'Osteria del Treno a Milano, con un banco d'assaggio composto da quasi un centinaio di etichette di circa una trentina di cantine abruzzesi, sparse su tutto il territorio regionale tra le provincie di Chieti, Teramo e Pescara.

Un tempo le uve del vigneto abruzzese (soprattutto il Montepulciano d'Abruzzo) erano per la maggior parte "esportate" fuori regione per fungere da uve da taglio, ora invece le cose stanno cambiando e le produzioni di qualità sono in forte aumento. Resta il Montepulciano il vitigno portabandiera della regione, così come sono i vini rossi a costituire la maggioranza del vino prodotto.

Ecco divisi tra bianchi e rossi quelli che più mi sono piaciuti e/o mi hanno sorpreso per una particolare caratteristica o modalità di produzione.

Pasetti Colle Civetta 2011 
Uno dei due pecorino dell'azienda Pasetti, il più complesso, affinato sulle fecce nobili per 2 mesi prima di una sosta di quasi un anno in bottiglia. Bel prodotto, color giallo paglierino tendente al dorato. Naso di discreta complessità con sentori di frutta matura, sambuco, ma anche già più evoluti di gomma, un lieve accenno di tropicalità.
Morbido in bocca, abbastanza caldo, di una certa ampiezza, abbastanza persistente e con una struttura niente male. 
 
Notàri Trebbiano Superiore Nicodemi 2012 
Gran bel trebbiano. Struttura importante, 10% affina e svolge malolattica in barriques, il restante in acciaio. 
 
Masciarelli Trebbiano Colle di Semivicoli 2009 
Trebbiano ottenuto da viti pluridecennali, note ancora fresche al palato, un filo scarico nel suo sviluppo organolettico ma comunque di interessante struttura. Un intero anno in acciaio prima di 18 mesi di bottiglia.
 
Escol San Lorenzo 2008 
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Riserva. Primo esempio di Montepulciano di grande spessore, ancora un bambino questo vino che poco si svela nel bicchiere dato che necessiterebbe di molti più anni per avvicinarsi al suo picco evolutivo. 24 mesi di barrique che si fanno sentire ma sono ben amalgamate alla frutta rossa e alle note speziate. Buona morbidezza ma la gioventù denota ancora l'irruenza del tannino e la sua parallela alcolicità. Molto buono e da aspettare.
 
Iskra Masciarelli 2004 
Prodotto relativamente nuovo questo Iskra da parte della azienda Masciarelli, una "scintilla" (questo il significato di iskra) nata nel 2003 e del quale si è potuto assaggiare l'annata 2004. Viti con età media di circa 45 anni, un intero anno ad affinare in barrique nuove prima di passare un anno in acciaio e ancora altro tempo in bottiglia ad assestarsi. Grande eleganza e longevità.
 
Contesa Montepulciano 2008 
Altra riserva di Montepulciano, 10/12 giorni di macerazione con rimontaggi prima dell'affinamento di 20 mesi in botti grandi da 30hl (uno dei pochi assaggiati). Vino di grande struttura che a differenza dei suoi cugini barricati regala sensazioni molto meno tostate e più verdi, con note di olio d'oliva davvero interessati. Medio corpo rispetto ad altri assaggi, ottima persistenza.
 
Harimann Pasetti 2006 
Mastodontica versione di Montepulciano. 24 mesi di barrique e 18 di riposo in bottiglia. Di grande intensità e finezza, possente nel corpo e nella struttura, persistenza quasi interminabile, con una morbidezza e una alcolicità che rimandano a produzioni in stile amarone e sforzato. Ampissime possibilità di invecchiamento. Vino di razza.

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