La Valtellina è
ormai da anni ai vertici dell'enologia italiana, un'area vinicola capace di
regalare rossi straordinari da quelle uve nebbiolo, qui chiamate localmente
Chiavvenasca, così famose in Langa. Valtellina Superiore
è una delle denominazioni ammesse, insieme al Rosso di Valtellina e al più
famoso Sforzato.
Da questo cru
aziendale di 7 ha nascono le uve che compongono il Vigneto Fracia, le vigne
crescono sui tipici ripidi terrazzamenti valtellinesi con allevamento a Guyot su
un terreno franco sabbioso con esposizione a Sud.
I grappoli sono
stati selezionati e vendemmiati a fine Ottobre, una vendemmia tardiva che ha
permesso una maggiore concentrazione degli zuccheri
nell'acino.
Venti i mesi di
sosta del vino in botti di rovere di secondo passaggio, prima di un ulteriore
affinamento di 6 mesi in bottiglia che precede la
commercializzazione.
Dal sito ufficiale si conoscono anche interessanti annotazioni riguardo all'annata 2009 che ha visto, cito testualmente: "un Gennaio dove le precipitazioni nevose si sono succedute cospicue e continue apportando un buon rifornimento idrico alle piante. La primavera è risultata variabile alternando temperature calde e fredde, poi da Maggio il caldo si è stabilizzato protraendosi fino a metà Agosto. Dopo alcune pioggie il tempo si è assestato mantenendosi bello per i mesi di Settembre e Ottobre favorendo una buona maturazione delle uve".
Dal sito ufficiale si conoscono anche interessanti annotazioni riguardo all'annata 2009 che ha visto, cito testualmente: "un Gennaio dove le precipitazioni nevose si sono succedute cospicue e continue apportando un buon rifornimento idrico alle piante. La primavera è risultata variabile alternando temperature calde e fredde, poi da Maggio il caldo si è stabilizzato protraendosi fino a metà Agosto. Dopo alcune pioggie il tempo si è assestato mantenendosi bello per i mesi di Settembre e Ottobre favorendo una buona maturazione delle uve".
Andiamo alla degustazione. Nel bicchiere il vino si presenta di colore granato, consistente. Al naso intenso con note speziate (pepe nero, lieve cannella) e di legno a far da guardia a altri sentori più delicati di frutta rossa in confettura e fiori secchi e appassiti con la viola su tutti. Elegante. Le premesse olfattive sono entusiasmanti e in bocca si trovano solo conferme, ingresso setoso, intenso e fine, morbido, di ottimo corpo, sufficientemente caldo, tannino non invadente seppur vivo.
Un gran vino, perfetto per abbinamenti territoriali come pizzoccheri e piatti di carne arrosto. Speciale con formaggi stagionati, ma non sfigura affatto se bevuto da solo come vino da meditazione.
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