Rue Baer numero 5,
Pfaffenheim.
Anche per chi è
molto appassionato di vino, e magari in particolar modo del vino alsaziano,
potrebbe essere difficile associare questo indirizzo a qualcosa di specifico,
non parliamo nemmeno di chi non è addentro vicende vinicole, che solo il nome
del paese sembra pronunciato da qualcuno che ha appena preso un pugno nei
denti.
Invece questo è
l'indirizzo del Domaine Pierre Frick, un Signor produttore che vinifica in
questi luoghi da dodici generazioni, non proprio da qualche
giorno.
Ho avuto il piacere
di visitare la sua tenuta qualche settimana fa, in una calda mattinata di fine
Luglio. L'azienda è attualmente condotta da Jean-Pierre Frick insieme alla
moglie Chantal e con il supporto del figlio Thomas, la futura generazione.
Ciò che distingue la
loro azienda da molte altre in Alsazia è il loro modello di viticoltura. Nel
1970 hanno iniziato con la viticoltura biologica, successivamente tradotta in
biodinamica dal 1981. Questo significa che sono più di venti anni che il Domaine
Pierre Frick lavora vigne e vigneti in maniera biodinamica, producendo vini
naturali così tanto in voga negli ultimi anni, ma davvero sconosciuti ai tempi,
fatti salvi alcuni pionieri e precursori che hanno tracciato la via per i tanti
produttori di oggi.
Per chi vuole avere
una idea più approfondita della cultura biodinamica e del suo esponente
principale Nicolas Joly, può guardare qui un incontro del produttore con Gary Vaynerchuck, famoso wine blogger americano.
Proprio in questa intervista Joly
menziona i pochi produttori che negli anni '80 hanno intrapreso questo percorso
naturalista, tra i quali proprio Frick, rue Baer 5,
Pfaffenheim.
Ecco perchè con
grande piacere ho incontrato Jean-Pierre, che con grande ospitalità mi ha
guidato in una degustazione che ha spaziato su quasi tutta la
produzione.
L'azienda è in
possesso di circa 12 ha di vigneto suddivisi in diverse parcelle, mai più
distanti di 15km, con 3 Grand Cru (Steinert, Vorbourg,
Eichberg).
Rosso rubino
scarico, tipico del vitigno. Buona intensità, tannino levigato, leggeri sentori
di frutti rossi.
Pinot Noir Rot Murlè
2007
Rosso rubino con
venature granate. Naso più evoluto, con piccoli frutti rossi che lasciano spazio
a note di incenso e spezie. Bel tannino, finale lungo.
Pinot Noir Rot Murlè
Terasses 2005
Vigna di circa 45
anni. Rosso granato brillante. Naso complesso, si sente il legno derivante da
invecchiamento in tonneau centenari, ma ben integrato il frutto che si
accompagna a note terziarie di tabacco, cacao e incenso. Sorso minerale, con
lunga persistenza.
Riesling
2009
Paglierino pieno. Fiori freschi e frutta gialla, alcuni
accenni agrumati. Abbastanza equilibrato, finisce fresco e
sapido.
Riesling Grand Cru Vorbourg
2009
Dal vigneto Vorbourg, esposto sud-sud-est, con terreni
calcareo-marnosi. Giallo paglierino carico. Complesso con note citrine fresche
abbinate a fragranze più evolute di tabacco dolce. Preciso in bocca, nota sapida
abbastanza marcata. 0,8 g/l di zucchero
residuo.
Riesling Grand Cru Steinert
2009
Differenza abissale dal coetaneo Vorbourg. Vigneto con
esposizione a est da suoli prettamente calcarei, secchi e aridi. Giallo
paglierino tendente al dorato, naso intenso e ampio, con note di pesca gialla
verso la piena maturazione, albicocche secche, note floreali sfumanti verso toni
più minerali e agrumati. In bocca suadente e di grande piacevolezza, 14 g/l di
residuo zuccherino regalano una morbidezza
avvolgente.
Riesling Rot Murlè - Zéro Sulfite giouté
2010
Il vino naturale nella sua essenza. Nessuna aggiunta di
solfiti, nessun filtraggio. Giallo paglierino con riflessi tendenti al verde
chiaro. Naso di grande varietà e stravaganza, parte con note di buccia di limone
e fragranze fruttate, per mutare in corsa e portarci su toni più salini e
minerali, freschi e sapidi. Insieme alla spalla acida presente un filo di
piacevolissima carbonica. Malolattica interamente completata.
Pinot Gris Zéro Sulfites gioutés
2009
Altro vino senza aggiunte di solfiti, altra grande
interpretazione, stavolta di Pinot Gris. Note speziate travolgenti (pepe bianco,
rabarbaro) si abbracciano a note di lievito e pan brioche, tenui sentori di
frutta bianca essiccata. Si sposerebbe perfettamente con piatti altrettanto
speziati.
Gewurztraminer 2008
Giallo paglierino con venature oro. Naso franco, con
fragranze speziate e fruttate. Abbastanza fresco, finisce su note di spezie
dolci e un lieve tenore zuccherino.
Sylvaner Bergweingarten
2004
Pezzo raro della collezione. Jean-Pierre è convinto
delle potenzialità del vitigno al punto tale da sperimentare una vendemmia
tardiva di Sylvaner, cosa che non si vede tutti i giorni. Risultato
stupefacente. Raccolta manuale a fine vendemmia di grappoli muffati. 9 mesi sui
propri lieviti e invecchiamento in tonneau. 33 g/l di zucchero residuo.
Giallo dorato. Naso di grande finezza e ampiezza,
spazia da note di frutta candita ad alcuni sentori balsamici e di lievito.
Persistenza notevole.
Gewurztraminer Vendanges Tardives Grand Cru Eichberg
2007
Terzo e ultimo Grand Cru
assaggiato, Eichberg è un vigneto dal terreno calcareo-marnoso con altitudine
compresa tra 200 e 350 metri slm. Gode di un microclima favorevole, secco e
temperato, con la più bassa piovosità registrata nell'intera area di Colmar.
Color oro brillante, elegantissime note di frutta tropicale, complessità da
vendere. In bocca molto ampio, quasi viscoso al palato, ancora tropicalità
(mango, papaya, ananas) unita a sferzate minerali accompagnate da una leggera
spalla acida vitale. Infinitamente persistente. Vino
grandioso.
Grazie Jean-Pierre. A presto.
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