Pranzo domenicale a
base di carne, richiesta di un rosso di un certo corpo. Il cibo lo suggerisce,
il clima lo avvalla.
In cantina trovo
questa bottiglia che riposa da qualche anno ormai, classico rosso Oltrepò.
Diffido leggermente perchè troppe volte sono rimasto deluso da questi uvaggi
oltrepadani, spesso estremamente gnucchi e coperti dalla nota legnosa.
Mi convinco però
perchè Albani è un produttore che conosco personalmente, ho assaggiato la loro
Bonarda diverse volte e in diverse annate e ho un ricordo ancora vivido di una
Barbera 2005 da urlo. Producono tramite Agricoltura biologica da più di un
decennio ormai e questo rosso è guarda caso datato 2004, quindi già all'interno
di questa finestra temporal-biologica.
Decisione presa,
stappatura immediata, circa 3 ore prima del pranzo, perchè questo bisonte ha
bisogno di un minimo di respiro prima di regalarsi ai suoi
commensali.
Eccoci finalmente
alla mescita.
Nel bicchiere rosso
granato sorprendentemente scarico di colore, penso a una macerazione non troppo
lunga, consistenza importante.
Naso interessante,
di non irreprensibile finezza ma con un ventaglio olfattivo piuttosto ampio. Le
ore di ossigenazione hanno aiutato. Note floreali (composizioni di fiori rossi)
e fruttate (mora, mirtillo), alcune speziate, legno di sandalo, cannella, una
lieve sfumatura chinata, cuoio, accenni balsamici sul
finale.
All'assaggio parte
in sordina, si lascia andare dopo qualche tempo scoprendo piano piano dapprima
la sua ancora grande freschezza (la barbera mi dico), poi l'irruenza di un
tannino ancora presente sebbene non troppo ruvido. Interessanti cenni carnosi in
bocca, quasi ematici. A tratti pare di sentire della passata di pomodoro. Ancora
la frutta, chiude con una vena quasi liquorosa in stile Porto. Molto caldo nel
finale, forse troppo. I suoi 15 gradi e mezzo si sentono tutti, va
detto.
Il lieve residuo nel
bicchiere e in bottiglia mi lasciano il dubbio filtrazione si, filtrazione
no.
Interessanti domande
alle quali spero di ottenere risposta nella mia prossima visita, era l'ultima
bottiglia.
Vino di grande potenza e struttura , non certo da bere tutti i giorni , ma da riservare per piatti importanti o comunque anche da meditazione.
RispondiEliminaInoltre ha ancora spazio per evolvere a mio avviso, direi qualche anno ancora.
RispondiEliminaCiao e grazie.