Ricordi di una
serata settembrina in tono abruzzese presso
l'Osteria del Treno a Milano, con un banco d'assaggio composto da quasi un centinaio di etichette di
circa una trentina di cantine abruzzesi, sparse su tutto il territorio regionale
tra le provincie di Chieti, Teramo e Pescara.
Un tempo le uve del
vigneto abruzzese (soprattutto il Montepulciano d'Abruzzo) erano per la maggior
parte "esportate" fuori regione per fungere da uve da taglio, ora invece le cose stanno
cambiando e le produzioni di qualità sono in forte aumento. Resta il
Montepulciano il vitigno portabandiera della regione, così come sono i vini
rossi a costituire la maggioranza del vino prodotto.
Ecco divisi tra
bianchi e rossi quelli che più mi sono piaciuti e/o mi hanno sorpreso per una
particolare caratteristica o modalità di produzione.
Pasetti Colle
Civetta 2011
Uno dei due
pecorino dell'azienda Pasetti, il più complesso,
affinato sulle fecce nobili per 2 mesi prima di una sosta di quasi un anno in
bottiglia. Bel prodotto, color giallo paglierino tendente al dorato. Naso di
discreta complessità con sentori di frutta matura, sambuco, ma anche già più
evoluti di gomma, un lieve accenno di tropicalità.
Morbido in bocca,
abbastanza caldo, di una certa ampiezza, abbastanza persistente e con una
struttura niente male.
Notàri
Trebbiano Superiore Nicodemi 2012
Gran bel trebbiano. Struttura importante, 10% affina e
svolge malolattica in barriques, il restante in
acciaio.
Masciarelli Trebbiano Colle di Semivicoli 2009
Trebbiano ottenuto da
viti pluridecennali, note ancora fresche al palato, un filo scarico nel suo
sviluppo organolettico ma comunque di interessante struttura. Un intero anno in
acciaio prima di 18 mesi di bottiglia.
Escol San Lorenzo 2008
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Riserva. Primo
esempio di Montepulciano di grande spessore, ancora un bambino questo vino che
poco si svela nel bicchiere dato che necessiterebbe di molti più anni per
avvicinarsi al suo picco evolutivo. 24 mesi di barrique che si fanno
sentire ma sono ben amalgamate alla frutta rossa e alle note speziate. Buona
morbidezza ma la gioventù denota ancora l'irruenza del tannino e la sua
parallela alcolicità. Molto buono e da
aspettare.
Iskra
Masciarelli 2004
Prodotto relativamente
nuovo questo Iskra da parte della azienda Masciarelli, una "scintilla" (questo il significato di iskra) nata nel
2003 e del quale si è potuto assaggiare l'annata 2004. Viti con età media di
circa 45 anni, un intero anno ad affinare in barrique nuove prima di passare un
anno in acciaio e ancora altro tempo in bottiglia ad assestarsi. Grande eleganza
e longevità.
Contesa Montepulciano 2008
Altra riserva di Montepulciano, 10/12 giorni di
macerazione con rimontaggi prima dell'affinamento di 20 mesi in botti grandi da
30hl (uno dei pochi assaggiati). Vino di grande struttura che a differenza dei suoi cugini barricati regala
sensazioni molto meno tostate e più verdi, con note di olio d'oliva davvero
interessati. Medio corpo rispetto ad altri assaggi, ottima persistenza.
Harimann
Pasetti 2006
Mastodontica versione di Montepulciano. 24 mesi di
barrique e 18 di riposo in bottiglia. Di grande intensità e finezza, possente
nel corpo e nella struttura, persistenza quasi interminabile, con una morbidezza
e una alcolicità che rimandano a produzioni in stile amarone e sforzato.
Ampissime possibilità di invecchiamento. Vino di
razza.
Nessun commento:
Posta un commento